«Ora tocca a noi» è anche il titolo del progetto voluto dal Rotary Orta San Giulio che coinvolge 700 studenti delle scuole medie e superiori di Borgomanero e Gozzano. L’obiettivo: trasformarli in «ambasciatori della sostenibilità», per promuovere in modo concreto comportamenti virtuosi.
«In occasione dei nostri vent’anni di attività -spiega Stefano Ferrari, presidente del club – abbiamo deciso di promuovere una borsa di ricerca con l’Università del Piemonte orientale puntando sul tema della sostenibilità con un focus particolare sull’attività di ricerca. Il progetto è stato avviato un anno fa grazie a Cinzia Mainini, ricercatrice dell’UPO.».
Eliana Baici, del Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica dell’UPO sottolinea che «E’ un modello di formazione che punta molto sugli aspetti pratici e che è giusto partire dai ragazzi, per fare in modo che abbiamo un’idea completa dei percorsi virtuosi da compiere.».
Cinzia Mainini racconto delll’attivià che è in corso di svolgimento: «Il progetto è stato articolato in base all’età degli studenti coinvolti. I ragazzi delle medie verranno invitati a riflettere sui concetti di sviluppo e sostenibilità partendo dal loro stile di vita attuale, a casa e scuola. Si parte dai piccoli gesti per migliore anche le pratiche collettive, sia a scuola che in famiglia. Più maturo, addirittura «manageriale» è invece l’approccio con i ragazzi dei licei. Loro saranno aiutati ad immergersi all’interno di logiche e meccanismi che regolano la vita del sistema produttivo e istituzionale. Cosa faresti da imprenditore per non ferire l’ecosistema? E da sindaco o amministratore pubblico quali provvedimenti adotteresti?»
Nel progetto «Ora tocca a noi. Ambasciatori di sostenibilità» Consapevolezza è una delle parole chiave; gli studenti, per essere coinvolti ancora di più, conosceranno da vicino alcuni imprenditori del Novarese che in questi anni sono costantemente impegnati a trasformare le loro aziende proprio all’insegna della sostenibilità, proponendosi come modelli all’avanguardia anche sulla scena internazionale.
«E’ un processo virtuoso in atto – conclude Stefano Ferrari – che ha bisogno di una forte spinta da parte di tutti. E’ un’urgenza alla quale non possiamo tirarci indietro. Ognuno deve fare la propria parte. Tocca a noi. Nessuno escluso».